Un nuovo fenomeno: il fashion gaming
Sebbene l’accoppiata con i videogames possa sembrare alquanto bizzarra, il mondo della moda ha da sempre cercato di “sedurre” quello tecnologico. Questo tentativo scaturisce dal numero sempre maggiore di utenti che finalizzano i loro acquisti online. Nonostante questo rapporto sia nato già da tempo, la recente emergenza da Covid-19 ha accelerato il processo: cresce, così, quello che viene definito, il settore fashion gaming. Questo fenomeno si sta indirizzando, soprattutto, verso il campo del lusso.
Da tempo, gli esperti di marketing e il settore dei creativi avevano intuito le potenzialità di questo binomio e come potesse aprire nuove prospettive di vendita. Questo alto potenziale ha spinto le case di moda più note nel mondo a decidere di collaborare con il mondo del videogame.
Questo nuovo trend si rivolge a un pubblico di tipo trasversale e si stima che il bacino con maggiore potenzialità sia quello asiatico e nord americano.
Da cosa nasce il rapporto gaming-moda?
La sinergia tra il settore moda e quello tecnologico del gaming ha l’obiettivo di riuscire ad attrarre l’attenzione di un target abbastanza giovane con spiccate conoscenze informatiche. Per il mondo della moda questa scelta rappresenta una grande occasione per avvicinarsi a un tipo di pubblico che rappresenta un’importantissima parte del mercato presente e, soprattutto, di quello futuro.
Inoltre, da indagini di mercato è stato appurato che molti videogiocatori con la passione per gli sport elettronici sono, nel contempo, degli estimatori di prodotti di bellezza e di moda di valore e sono disposti ad effettuare acquisti sia nel mondo del gaming che in quello del fashion.
Quindi, per i più famosi brand del settore moda, si tratta di un’opportunità irrinunciabile per convogliare il flusso degli utenti appassionati di gaming all’interno del proprio shop online.

I principali marchi che hanno deciso di investire in questo campo
Tra i primi brand a credere nella collaborazione con il gaming c’è Louis Vuitton che è entrato a far parte di questo mondo con il gioco “Louis: the game“. L’utente deve portare a termine diversi livelli che ripercorrono tutta la storia del noto marchio. Il personaggio principale di questo gioco è la mascotte aziendale che contribuisce nel far vivere al giocatore un’esperienza unica.
Altro marchio di lusso che ha intrapreso questa nuova avventura è Gucci che mette in vendita i propri articoli su un particolare videogame, Roblox. In questo gioco si possono realizzare dei mondi virtuali, acquistare prodotti e avere interazioni con altri utenti scelti dal giocatore.
Anche Vogue fa parte del mondo video-ludico con il gioco Virtual Fashion tramite il quale si devono passare diversi livelli che vedono come protagonista la famosa modella Gigi Hadid che potrà indossare diversi abiti di lusso.
Uno dei giochi che ha avuto maggiore successo, in tutto il mondo, nell’ultimo periodo è: Animal crossing – New Horizons. La grande popolarità riscossa ha spinto il noto marchio Valentino a realizzare una collaborazione con l’azienda produttrice giapponese, Nintendo, e inserire all’interno del gioco ben 20 outfit della sua ultima collezione.
Il gioco, che consente agli utenti di realizzare case e shop virtuali, permette anche di effettuare degli acquisti.
Tra le aziende che hanno deciso di investire nel settore del gaming, con una visione molto innovativa verso il mondo digitale, c’è Pull&Bear che, in occasione dei trent’anni di attività, ha deciso di dare la possibilità, sul proprio sito, di giocare a un videogioco che richiama, nello stile, il ben noto Zelda.
Anche la nostra fashion blogger Chiara Ferragni non ha perso l’occasione di cavalcare l’onda del successo del connubio moda/gaming decidendo di pubblicare il videogame chiamato Rescue Matilda. Il personaggio principale non è altro che la versione virtuale della blogger che deve portare a termine diverse missioni per riuscire a proteggere la propria cagnolina che dà il nome al gioco, ovvero Matilda.
All’interno del gioco è stato inserito anche un collegamento con lo shop online della Ferragni che consente, agli utenti, di comprare i vestiti che indossa il suo personaggio virtuale.
In conclusione, tutte queste testimonianze confermano come il mondo della moda si stia inserendo, in maniera sempre più diffusa, all’interno del contesto gaming che per anni è stato popolato, esclusivamente, da brand di altri settori. Il binomio moda/gaming ha, quindi, dimostrato la sua efficacia e riesce ad accrescere il numero dei potenziali clienti dei brand.