Il trend di crescita dell’ecommerce in Italia sta registrando numeri da capogiro, come attesta il tradizionale rapporto sullo stato dell’e commerce prodotto dalla Casaleggio Associati.
La relazione esordisce parlando dei trend che da qui a 10 anni rivoluzioneranno il nostro modo di intendere il business, che assumerà una vocazione sempre più orientata verso la digitalizzazione.
Lo stato dell’ecommerce in Italia nel 2018
Secondo Davide Casaleggio “L’e-commerce è l’unico settore che registra una crescita a due cifre e le previsioni ci indicano che continuerà a crescere in questa direzione. Lo scorso anno 1,79 miliardi di persone nel mondo hanno effettuato un acquisto online, cioè il 26,8% della popolazione mondiale, per un fatturato pari a 2 290 miliardi di dollari. Per il 2018 è prevista una crescita dell’8% del numero di persone che acquistano online, mentre per il 2021 si stima un raddoppio del fatturato a 4 479 miliardi. La crescita che registreremo nel prossimo decennio sarà sempre più rapida e significativa, e definire una corretta strategia in ambito e-commerce è fondamentale per il successo del business italiano”.
Il Rapporto è stato realizzato mediante l’elaborazione di studi e ricerche di mercato, articoli di attualità ed esperienza sul campo.
I settori merceologici interessati sono i seguenti:
- Alimentare
- Assicurazioni
- Casa e Arredamento
- Centri Commerciali Online
- Editoria
- Elettronica di consumo
- Moda
- Salute e Bellezza
- Tempo Libero


LO STATO DELL’E COMMERCE IN EUROPA E ITALIA
L’Ecommerce in Europa
Il fatturato totale dell’e commerce nel continente europeo si attesterà intorno ai 660 miliardi di euro nel 2018. Il 68% degli utenti europei effettua regolarmente acquisti online, tuttavia vi sono delle differenze consistenti da paese a paese. Basti pensare che tale dato vale per l’86% dei cittadini britannici contro il 23% della Romania. I paesi che hanno visto crescere l’e-commerce market più velocemente negli ultimi cinque anni sono Olanda e Italia, e si prevede un’ulteriore crescita del 14% ogni anno fino al 2021. La spesa media per utente in Europa è di 826 euro, spesa che prevede un aumento a 873 euro per il 2018.
L’Ecommerce in Italia
Nel nostro paese l’89,0% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni afferma un’attività regolare online. Valore in crescita del 3,5% rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda le preferenze di device, il mobile ha definitivamente soppiantato il desktop: 78,5% contro il 73,8%. La crescita maggiore (+12%) è ancora registrata dai tablet, utilizzati dal 32,3% degli italiani.
Il mercato e-commerce B2C in Italia ha generato un fatturato di 35,1 miliardi di euro nel 2017, crescendo complessivamente dell’11% rispetto al 2016. Il fatturato e-commerce registra risultati positivi in tutti settori e la crescita complessiva è in linea con quella dell’anno precedente.


Rapporto Casaleggio Associati: i nuovi trend 2018 dell’e commerce
Internalizzazione e economie di scala
Il volume d’affari a livello mondiale sta crescendo a ritmi forsennati. L’anno scorso 1,79 miliardi di persone hanno effettuato un acquisto online, generando un fatturato complessivo di 2290 miliardi di dollari. Valore che raddoppierà entro il 2021, attestandosi ad un valore stimato di 4479 miliardi di dollari.
Integrazione tra shop fisico e online
Il business sta diventando sempre più omnicanale e i clienti tendono a premiare i brand in grado di offrire un’esperienza d’acquisto usabile sia online che offline. Questa è la direzione verso cui stanno andando brand importanti come Zara e Amazon. Zara sta puntando sul “click and collect”, inserendo un’apposita zona all’interno dei negozi fisici dedicata al ritiro degli ordini online. Amazon, da parte sua, ha creato Amazon Go: uno shop senza casse, dove i prodotti prelevati vengono addebitati successivamente sul conto Amazon.
Device e advertising
Il mobile sta acquisendo un’importanza sempre maggiore nella navigazione online, tanto che ha superato il desktop come device più utilizzato. L’esperienza di acquisto delle persone sta mutando velocemente.
Il rapporto afferma: “Nel 2017 il 42% delle sessioni nel mondo è avvenuta da telefonino e il 21% si è tramutata in una vendita diretta sul device. I pagamenti effettuati tramite smartphone nel 2017 hanno raggiunto i 780 miliardi di dollari e per il 2019 si prevede che raggiungeranno i 1000 miliardi.” Pensate che Booking.com genera 3 acquisti su 5 da mobile.
I clienti, prima di effettuare un acquisto, tendono a ricercare le informazioni via smartphone. Secondo stime Google il 42% degli utenti effettua ricerche online anche in negozio.
Customer Centric & On Demand Service
Secondo il rapporto Casaleggio e Associati: “Ciascun cliente desidera essere considerato per la sua unicità e che il brand lo riconosca e ricordi i suoi comportamenti d’acquisto e le sue preferenze.”
Il cliente diventa sempre più centrale e attivo nella vita del brand e desidera partecipare alla creazione e personalizzazione del prodotto, agli eventi e alle diverse modalità di comunicazione.
Ora riflettete su questo dato. Il 47% delle imprese italiane non dispone di un servizio o prodotto personalizzabile mentre, tra quelle che lo propongono, soltanto il 17% offre una personalizzazione totale.
