Ci piace ogni tanto raccontare delle storie, che sono quelle che ascoltiamo al primo incontro con i nostri clienti e che, oltre a rappresentare le radici di un’azienda, sono i germogli delle nostre idee, quelle che ci condurranno a modellare una digital brand identity di successo.
Quella che vi narriamo oggi è una storia di bellezza, così intensa e vivida da poterla riconoscere anche bendati: ci riferiamo alla beauty story di Beghin Profumerie di Padova.
Parlare delle Profumerie Beghin significa soprattutto ripercorrere le orme della bellezza italiana nel corso degli ultimi 50 anni e dei profumi che hanno avuto il ruolo di esaltare il fascino femminile nel corso del tempo.
Proprio seguendo l’evolversi del concetto di bellezza, ci siamo resi conto che anche il modo di comunicare lo splendore femminile (e non solo) si è evoluto nel tempo e sta prendendo strade inaspettate fino a un decennio fa.
Ecco quindi come noi di Websonica abbiamo interpretato la storia di un cliente, intrecciandola a quella del costume e facendoci condurre a passo svelto verso le Profumerie Beghin di domani.

Le Profumerie Beghin di Padova negli anni
Anni ‘70
Bionda, intensa, travolgente, Monica Vitti è la bellezza che incarna meglio gli anni ‘70. Fin dal suo debutto in scena con “La nemica” le donne italiane scoprono di avere una nuova amica da cui lasciarsi ispirare.
La profumeria Beghin apre i battenti in via Zabarella a Padova, per volontà di un grande uomo e un grande imprenditore, Dino Beghin. I profumi del momento sono il primo EDT Gucci e Valentino Classique, entrambi simbolo di stile ed eleganza.
Anni ‘80
Ornella Muti debutta nel mondo del cinema a quattordici anni nel film “La moglie più bella” e diventa simbolo di una bellezza nuova, peccaminosa e sensuale.
Il profumo simbolo degli anni ’80, quello che incarna la donna dell’epoca sicura di sé, seducente, misteriosa, nasce qualche anno prima nella maison Yves Saint Laurent: si chiama Opium, è il sogno di tutte e campeggia nelle vetrine del centro storico di Padova firmate Beghin.
Anni ‘90
Monica Bellucci sfila per alcuni tra i più importanti stilisti italiani, tra cui Dolce&Gabbana e Fendi, e arriva a conquistare le prestigiose copertina di Vogue e Elle.
CK One di Calvin Klein è la rivoluzionaria fragranza nata per essere condivisa da uomini e donne. Il profumo viene rivisitato in più di 7 edizioni speciali e entrambi i sessi restano ammaliati dallo stile minimal ma al contempo audace del brand, affollando i punti vendita Beghin ormai triplicati per acquistare quelle fragranze e chiedere un soffio di eternità.
Negli stessi anni, era il 16 novembre 1992, un’altra icona di charme internazionale di nome Claudia Shiffer, la top model capace di stravolgere il concetto di bellezza e cura personale femminile, delle profumerie Beghin ha proprio varcato le soglie, provocando un allegro caos cittadino e un assalto alle vetrine anche solo per scorgerla.
Anni 2000
La bellezza naturale di Vittoria Puccini entra nelle nostre vite e nel nostro immaginario con la serie tv Elisa di Rivombrosa.
Il profumo del momento è J’adore, nato nel 1999 per rendere omaggio alla passione di Christian Dior per i fiori. Le vetrine degli store Beghin sono total gold, perchè la vita non è bianco e nero, ma è oro e gli occhi delle padovane scintillano così come le loro beauty shelf domestiche.
2010
Miriam Leone incarna la bellezza rilassata degli anni 2000 ed è il perfetto mix di fascino e sensualità mediterranea pur senza restare imprigionata nello stereotipo di donna del Sud.
Il profumo del tempo è di Bottega Veneta, porta proprio il nome della casa di moda ed è un Chypre floreale, intenso e vivido.
Sono gli anni in cui le profumerie Beghin non solo sono diffuse in tutta la città, ma ne hanno l’esclusiva di bellezza: veri e propri corner in cui entrare non solo per fare acquisti, ma per frasi consigliare e guidare nel beauty system in rapido cambiamento.
2020
Chiara Ferragni è l’icona della bellezza 4.0., non teme gli ideali realistici che i social network garantiscono grazie a filtri e ritocchi ed è riuscita a diventare la beniamina di almeno due generazioni.
I profumi del momento sono di nicchia, e Byredo è tra i brand di culto: il packaging gioca un ruolo di primo piano, tanto che i suoi flaconi diventano presto un oggetto del desiderio tutto da instagrammare.
Beghin compie la scelta audace di approcciare anche la profumeria artistica oltre i grandi marchi, per raggiungere appassionati del settore sempre più evoluti e preparati.
L’immagine digitale e lo store online delle Profumerie Beghin a cura di Websonica
Si sa, ogni cosa è a suo tempo e, se è vero che preparazione, cultura, affidabilità in materia di bellezza sono appannaggio del mondo Beghin da oltre 50 anni, è altrettanto vero che gli anni che stiamo vivendo devono vedere le eccellenze locali uscire dal raggio corto, sia per farsi conoscere altrove sia per ampliare il proprio business.
Websonica cura l’immagine digitale delle Profumerie padovane da oltre due anni, un periodo non troppo lungo se paragonato alla storia del brand Beghin, ma anche troppo breve se si parla di innovazione tecnologica e negozi virtuali.
Per sbarcare online, le profumerie Beghin si sono affidate a Websonica prima nella gestione dei contenuti social, per affermare storia, tradizioni e continua crescita cittadina anche via web, poi nella scelta di aprire le vetrine di uno shop online.
Il nuovo sito, oggi, è uno store con migliaia di prodotti acquistabili con un click e pagine Facebook e Instagram dai cui trarre ispirazione, suggerimenti e idee oltre che cultura di settore.
Abbiamo visto come la bellezza italiana degli ultimi 50 anni nasce dal cinema, cavalca le passerelle, spopola in TV e infine influenza via web.
La presenza digitale per un brand che ha fatto la storia della città di Padova, come Profumerie Beghin, è imprescindibile e il compito di una buona agenzia di comunicazione è preservare il patrimonio di identità, affidabilità e cura del cliente traghettandolo nel futuro senza snaturarsi, ma migliorandosi.
Buoni acquisti di bellezza Beghin anche dal divano a tutti.